Tenuta Ducale di Fentram
E' una zona sotto il controllo diretto da parte del Granducato tramite un Conestabile, il Baronetto Claus Johann Artemel, che ne è anche il Primo Magistrato per l'applicazione della legge, uno sceriffo ducale, Sylgorn Thubbs e Covan Demetriu, Gran Mercante e Osservatore della Lega dei Mercanti.Principali centri di interesse
Fentram
E' un borgo fortificato nato nei pressi di un molo di carico sul fiume Hillfollow che conta un numero variabile di abitanti tra 300 e 1000 nei momenti di massimo affollamento (tipicamente negli ultimi giorni d'estate prima dell'arrivo delle prime nevi autunnali).
Al centro del villaggio sorge la Roccaforte degli Artemel, un maniero fortificato a tre piani in pietra dove vive e opera il Baronetto Claus - nella costruzione è presente anche la Sala del Municipio dove si tengono le udienze pubbliche e i non pochi processi (spesso per furto o risse).
Sempre sulla piazzaforte principale c'è la caserma della Guardia cittadina, un grosso edificio in legno a due piani che ospita circa 40 fissi e altrettanti temporanei durante fiere e periodi di affollamento.
Ci sono poi una manciata di locande e taverne, per lo più di bassa lega e adatte soprattutto alla clientela tipica fatta da minatori, manovali, barcaioli e carrettieri che animano questa valle.
Degna di nota un'armeria che si sta guadagnando una certa fama in tutto il Nord di Karameikos, la Bottega di Borgh Occhiosolo, particolarmente rinomata per le proprie corazze di bronzo e lame di buona qualità.
Il borgo è circondato da una palizzata di legno con due porte, una dal lato del porticciolo (che a sua volta ha una cinta lignea autonoma) e dall'altro la strada che porta alla Strada del Duca e verso le miniere e altre zone d'interesse delle valli circostanti.
Miniera degli Artemel
E' un complesso minerario composto da quattro distinte miniere ai lati di una coppia di aspre colline brulle. Vi si ricavano minerali ferrosi e conta anche una vena in fase di sfruttamento inziale d'argento.
Borgo di Torac
E' un piccolo paese che sorge su un cucuzzolo che domina un crocevia tra la strada principale, la via per la miniera Artemel e quella per le altre miniere della zona.
Fu fondata da un prete traladaro, Torac Il Generoso, circa 50 anni fa e - alla morte di questo, la cittadinanza di Fentram vi eresse un piccolo tempietto dedicato alla sua memoria e poi, man mano, vi crebbe intorno l'attuale villaggio, che conta circa 40-50 abitanti, una locanda, una stalla, una falegnameria che si occupa per lo più di riparare e costruire carretti, un avamposto della guardia di Fentram con una guarnigione di una dozzina di elementi.
Salzalar
Sono una coppia di miniere a cielo aperto di salgemma sui resti di un lago montano prosciugato, nella congiunzione di tre colline. La zona è piuttosto brulla, la quantità di sale presente nel terreno infatti rende una fascia di qualche centinaio di metri totalmente privo di vegetazione.
Vi lavorano circa 30-40 minatori, molti dei quali vivono durante le stagioni più calde in una serie di casupole più o meno fatiscenti.
Ponte Waterbridge
E' una stazione di posta e locanda realizzata all'interno del grosso ponte di pietra, d'origine nanica, che permette di scallare L'Hillfollow.
Ospita permanentemente una piccola guarnigione ducale che riscuote il pedaggio per l'attraversamento (5 MR a persona, aggiunta di 1 MA per carro o cavallo).
Dantor
Villaggio agricolo che conta circa 200 abitanti nella valletta dove sorgono diverse fattorie soprattutto dedite alla coltivazione del luppolo per le birrerie di Penhaligon.
Un tempo contava almeno il doppio della popolazione, ma negli ultimi anni c'è stato un certo declino nella produttività dei campi, in alcuni casi repentina, tanto che c'è un'intera area agricola totalmente abbandonata dove la vegetazione si è subito espansa in modo "aggressivo".
Fattoria dei Coyne, dei Flabourgh, dei Peabody, dei Wiclow, dei Mihlon, dei Futthel.
Sacra Fattoria di Blatvaar
E' situata in un'area piuttosto isolata, non facilmente raggiungibile dalla via principale e che conta un numero imprecisato di famiglie d'origine traladare che vivono quasi recluse da quelle parti.
E' una comunità religiosa formatasi quasi mezzo secolo fa sulle "orme" di un santone traladaro ispirato dalla vita agreste, povera e genuina di Blatvaar, un leggendario saggio traladaro che parlava con piante, animali e che era in grado di far crescere i raccolti con le proprie preghiere ed esempio di rettitudine.
Sono piuttosto guardinghi e non amano gli estranei.
Tevelmor
E' uno degli insediamenti più recenti, ma anche quello che ha più probabilità di diventare presto un vero villaggio, visto che l'attuale borgomastro ha già intrapreso importanti lavori di fortificazione e di costruzione di edifici pubblici in pietra.
Conta circa 200 abitanti, quasi tutti minatori o taglialegna, che lavorano tra le miniere Artemel e i boschi fittissimi dei dintorni.
Ospita anche una manifattura per il tabacco e relativi campi dedicati a questo particolare prodotto - tutto merito di una famiglia di intraprendenti halfling delle Cinque contee, i Pardo, che stanziarono le loro operazioni nel 981 quando un editto nelle Contee alzò in modo sensibili le tasse sul tabacco...
Torre e Lago di Solinus
E' un vecchio vulcano spento diventato un placido e tranquillo laghetto, scelto come luogo di dimora per la pensione da parte di un saggio studioso di natura, alchimia e metallurgia, Solinus di La Soglia.
La torre in sè è tozza, unita ad un massiccio barbacane fortificato, una stalla in pietra ed in grado di affrontare anche un lungo assedio, coadiuvato oltre che dal mago Solinus, dai suoi fedeli armigeri e servitori.
La via che parte da Fentram e arriva qua è spesso pattugliata dalla Guardia di Fentram, visto che si dice che il Baronetto Claus deve molto delle sue fortune ai validi e preziosi consigli del vecchiardo.
Il lago inoltre è uno dei posti dove si possono incontrare i bizzarri uomini uccello detti "Aarokocra" - alcuni dicono che siano gli stessi compagni di Solinus, altri solo una delle tante bizzarrie che caratterizzano le montagne da queste parti.
Torre di Soqroth
Tecnicamente ai margini dell'area detta di Fentram, è una piccola roccaforte costruita tra due fianchi di colline scoscese che domina la via del Duca che vi passa nei pressi.
Il mezzelfo Soqroth che l'abita è una persona piuttosto schiva e scontrosa, non ama essere disturbato se non da parte di persone che potrebbe considerare "interessanti".
Bosco di Fentram
Cresce rigoglioso tutto intorno alla strada che da Penahligon porta a Fentram, in alcuni punti è così fitto da essere praticamente impenetrabile dalla strada.
Negli ultimi tempi si sono avuti parecchi "incidenti" imputati a goblin, orchi e simili ai danni di carovane e carretti di passaggio.
Palude di Borran
E' una delle aree considerate più pericolose, un'area vasta di acquitrini, zone allagate, sabbie mobili e fitte macchie di arbusti, cannucciole e piante similari, abitate nei recessi da svariate tribù di hobgoblin e orchi. Prende il nome da un Paladino, Borran Il Coraggioso, che nel 979 si mise alla testa dei Dodici Coraggiosi in cerca della mitica Orcburg, una sedicente città orchesca che dovrebbe trovarsi nei recessi di questa zona... ovviamente il Paladino non fece ritorno da questa ventura, si salvò solo un giovane bardo che oggi ancora racconta le sue geste nella taverna "Il Giullare" di Fentram.
Rocca di Zardoin
Una rovina di qualche signorotto datato ai primi anni dell'insediamento thaythiano in queste valli. Rimane solo il ricordo del nome e quello delle infestazioni di coboldi e goblin che periodicamente ne occupano i resti.
Bosco dei Sospiri
E' un'area nei pressi di Tevelmor che gode di una fama sinistra, dovuta alla particolare natura dei pini sibilanti che la compongono (una varietà di pino piuttosto raro tranne appunto in questa zona che ha degli aghi di una forma così particolare che, quando spira anche la più lieve delle brezze, tendono a emettere dei suoni che ricordano dei sospiri o lamenti), nonchè dalla diceria che un clan di elfi rinnegati ne abiti i recessi e che tendano a rapire gli sventurati che vi si avventurino, specie di notte.
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